A Catania la percentuale più bassa in Regione di autobus alimentati a gasolio

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In Provincia calano le immatricolazioni sia nel settore del trasporto merci sia nel trasporto persone. Più della metà degli autocarri supera i 20 anni mentre il 48% del parco appartiene alle categorie più inquinanti

Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Sicilia nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro[1].

Dall’analisi emerge che a Catania si registrano i valori più bassi in Regione per gli autobus a gasolio sebbene il parco circolante, in entrambi i segmenti, sia ancora decisamente inquinante e datato.

Immatricolazioni: calano i nuovi autobus (-35,7%) e i mezzi per il trasporto merci (-17,8%)

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi.

Stesso tenore per la Sicilia che nel 2022 fa segnare addirittura un -24% di immatricolazioni, pari a 1.076 nuove targhe, 349 in meno rispetto al 2021.

La Provincia di Catania mostra un calo meno incisivo segnando il -17,8%, pari a 378 nuove targhe (82 in meno rispetto alla rilevazione precedente).

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021, e un simile scenario si riscontra anche a livello locale. Tra le regioni in negativo la Sicilia registra un calo del 15,8% con 96 nuove targhe.

In questo contesto, Catania presenta valori decisamente più incisivi rispetto alla media regionale e immatricola solo 9 nuove targhe a fronte delle 14 del 2021, pari al -35,7%.

Alimentazione: in Provincia si registrano i valori più bassi in Regione per autobus alimentati a gasolio

Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante nel 2022 per il settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).

La Sicilia vede l’elettrico fermo allo 0,1% e l’ibrido in leggero rialzo allo 0,3%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (93% del parco) seguita dalla benzina al 5,2%.

Catania vanta il primato regionale per la presenza di autocarri ibridi che si attestano allo 0,4% mentre gli elettrici toccano lo 0,2%. La quota di mezzi a gasolio, pari al 93,7%, è in linea con i dati regionali, ma l’alimentazione a benzina è meno presente e copre solo il 4,3%.

Anche il panorama nazionale relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).

Per le fonti alternative, in Sicilia l’ibrido è inesistente mentre l’elettrico si conferma allo 0,8%. Il gasolio segna il 95,5% e il metano scende al 3,2%.

A Catania gli autobus elettrici sono quasi l’1% mentre sono ancora totalmente assenti gli ibridi. La Provincia conquista il podio regionale per la quota più bassa di mezzi a gasolio in circolazione (90,8%), seguiti dai mezzi a metano che toccano il valore più consistente in Regione (7,8%).

Categoria Euro: nel trasporto merci la fascia Euro 0-2 supera il 48%. Dati più bassi, ma sempre rilevanti, per gli autobus

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%. La situazione in Sicilia è più delicata dove la quota più rappresentata è quella degli Euro 0, che da soli sono il 26,8% del parco circolante. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 superano il 47%, in lieve calo rispetto ai dati 2021. Le classi meno inquinanti, ovvero Euro 5 ed Euro 6, si fermano al 18%.

Spora la media regionale Catania, dove la fascia Euro 0-2 arriva al 48,6% mentre, proporzionalmente, le categorie Euro 5 ed Euro 6 sono il 18,8%.

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Ben sopra la media nazionale, in Sicilia gli Euro 0 arrivano al 19,1%, al contrario la quota di Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 30,1%, al di sotto della media italiana che è del 47,9%.

Anche in questo frangente, Catania supera i valori regionali con gli Euro 0 che si attestano al 21,6% e, complessivamente, le categorie più inquinanti (Euro 0-2) sfiorano il 43% del parco circolante. Di conseguenza i veicoli appartenenti alle classi Euro 5 e 6 sono solo il 28,3%,

Anzianità: oltre il 52% degli autocarri supera i 20 anni

Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante). In Sicilia, invece, la fascia d’età più diffusa si conferma quella 20-30 anni con il 23,4%. Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si abbassano: poco più del 16% dei mezzi ha massimo 10 anni. Cala, seppur di pochissimo, la percentuale degli under 1 anno, pari all’1,3%.

La Provincia di Catania non si discosta dalla media regionale: gli autocarri con massimo 10 anni sono il 16,6%, mentre la quota di mezzi con oltre 20 anni si attesta al 52,4%.

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In Sicilia la fascia di autobus oltre 20 anni si conferma la più rappresentata con il 41,5%, rispetto a quella nazionale (27,6%). In regione i mezzi con un’età massima di 5 anni scendono al 12,8%.

La Provincia di Catania con il 19,8% di autobus sotto i 10 anni e con ben il 45,5% di mezzi oltre over 20, mostra anche in questo segmento un parco circolante piuttosto agée.


[1] Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI

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